L’Amministrazione comunale ha l’importante compito di favorire lo sviluppo economico innanzitutto migliorando le condizioni per le aziende che operano sul nostro territorio. Luino vive da tempo una situazione di diversità e di marginalità rispetto al resto della provincia industriale e alla sponda piemontese a vocazione turistica, parzialmente mitigata dalla presenza del fenomeno del frontalierato. La nostra città dovrà essere presente a tutti i tavoli che contano osservando e stimolando le azioni a favore e salvaguardia dei frontalieri. Per invertire la rotta, e riprendere il sentiero interrotto dello sviluppo economico e sociale, bisogna valorizzare le risorse esistenti (tra cui la più importante è proprio il nostro territorio inteso come bene comune) e le specificità sottovalutate. Occorrono comunicazione e marketing sull’eccezionale posizione logistica del nostro territorio, con pianificazione degli orari dei mezzi pubblici in modo da creare comode coincidenze fra treni, bus e battelli. Servono progettualità e innovazione. Si rendono necessarie politiche operative ben definite per mobilitare gli attori locali del commercio, del turismo, della manifattura e dell’artigianato. Una grande opportunità di sviluppo è immancabile, ma bisogna mettere in campo strumenti di governo idonei e innovativi.
Occorre riconoscere e sostenere la vocazione commerciale di Luino creando una sorta di “Centro commerciale diffuso” come collante fra la zona storica e quella centrale. A tal fine le attività dovranno avere oltre che una promozione comune, un brand distintivo univoco.
È di fondamentale importanza mantenere un tavolo tecnico per lo sviluppo economico-commerciale luinese insieme agli imprenditori locali, con particolare attenzione ai nuovi bisogni formativi, che sia costantemente aperto alla concertazione con le attività al fine di ottimizzare coese strategie di sviluppo. Il Ticino potrà essere un prezioso alleato per il reciproco benessere. Dovremmo lavorare insieme sui temi della protezione e valorizzazione del frontalierato, incremento della qualità nel turismo e il conseguente sviluppo del business derivante da un più rispettoso ed amichevole rapporto.
L’amministrazione dovrà formare una figura diplomatica in contatto, da una parte con il Ministero degli Esteri e il Console italiano in Svizzera, dall’altra con le autorità del Canton Ticino. L’obiettivo è quello di stringere rapporti privilegiati con i territori di confine coltivando stima e considerazione reciproca a beneficio di ricettività turistica e opportunità lavorative così da approfondire anche la possibilità di introdurre metodi di trasporto collettivo per i frontalieri.
A forgiare tale nuova visione dei rapporti con gli amici rossocrociati, vorremo che fosse l’offerta di un immobile di pregio, come ad esempio la sala dell’ex bar imbarcadero (allegato: Imbarcadero con bandiere), come sede stabile per i rapporti bilaterali e simbolo di un nuovo corso fra il nostro Comune e il Canton Ticino. Saranno loro stessi a stabilirne utilità e impiego.
Come detto il turismo dovrà essere il motore per muovere l’economia di centro e frazioni e proprio in tale capitolo verranno specificate le intenzioni della nostra forza civica. Verrà approfondita la possibilità e modalità per affidare terreni comunali da destinarsi ad orti sociali.